Veglia di preghiera con canto dell’Inno Akathistos alla Madre di Dio
Kontakion
A te, conduttrice di schiere a nostra difesa io, la tua città, Madre di Dio, dedico questi canti di vittoria, inni di grazie perché ci hai affrancati da mali tremendi. E allora, poiché tu possiedi quella forza a cui non si può resistere, liberami da qualsiasi pericolo, perché ti possa gridare:
Ave, Sposa illibata
Preambolo
Accolto l’ordine che gli era stato dato segretamente, subito l’Angelo si presentò nella casa di Giuseppe e disse alla Vergine: Colui che ha piegato i cieli nella sua discesa, immutabile, tutto si racchiude in Te. Ed io contemplando nel tuo seno Lui, che ha assunto forma di schiavo, stupito a Te esclamo:
Ave, Sposa illibata!
I
L’Angelo, che tiene il primato fu mandato dal Cielo a dire “Ave” alla Madre di Dio; e con angelica voce, vedendo te fatto uomo, Signore, si fermò attonito proclamando a Lei così:
Ave, Tu per cui splenderà la gioia;
Ave, Tu per cui cesserà la maledizione!
Ave, perdono del caduto Adamo;
Ave, riscatto delle lacrime di Eva!
Ave, altezza inaccessibile ad umane intelligenze;
Ave, profondità inscrutabile agli occhi degli Angeli!
Ave, perchè tu sei il trono del Re;
Ave, perchè porti Colui che tutto regge!
Ave, stella che manifesti il Sole;
Ave, grembo della divina Incarnazione!
Ave, Tu per cui si rinnova la creazione;
Ave, Tu per cui il Creatore si fa bambino!
Ave, Sposa illibata!
IV
La potenza dell’Altissimo adombrò allora Colei che era inesperta di nozze, affinchè concepisse, e il suo seno rese fecondo come un dolce campo per tutti coloro che vogliono mietervi la salvezza, cantando:
Alleluia!
V
Portando Dio nel suo grembo, la Vergine corse da Elisabetta, e il bambino di costei riconobbe subito quel saluto, ed esultò; e con salti, quasi cantici, esclamava alla Madre di Dio.